Dinamiche tracce nello spazio disegnate dalle punte acuminate di una gigantesca ossatura formata dalle costolature di sostegno che si aprono, si intrecciano e si addensano a formare una sorta di ideale galleria in corrispondenza dei volumi che riempiono i vuoti dei viadotti ferroviari.

Il principio che ha ispirato il progetto parte dallo studio di un sistema strutturale flessibile in grado di assolvere alla funzione di simplice supporto dei pannelli fonoassorbenti ma allo stesso tempo di creare la premessa per il recupero e l'utilizzo degli spazi sottostanti.